L’idea progettuale parte dalla volontà di definire un nuovo collegamento tra l’isola del Buon Castello e la penisola di Sottomarina, così da facilitarne il raggiungimento e connettere le funzioni richieste dal bando di concorso con il tessuto urbano. La risposta progettuale risolve tale obiettivo proponendo una piastra pedonale che parte dalla sponda di Sottomarina e collega l’isola del Buon Castello. La piastra s’inserisce in planimetria aprendo un corridoio avente direzione Est-Ovest. La superficie di questo componente urbano si articola in percorsi sagomati, aventi funzioni e superfici differenti che consentono di definire un nuovo spazio utile ai futuri utenti dell’isola. Nella sezione della pedana trova spazio un’aiuola verde, una rampa per skate-board e pattini, un’area pavimentata in legno, elementi di illuminazione, alberature e piante. La piastra, attraversa l’isola mimetizzandosi con la pavimentazione e conduce gli utenti verso la piazza centrale. Tutti gli spazi che si generano diventano un luogo adatto per il mercato, manifestazioni locali e per eventi all’aria aperta. La piastra ha il compito di condurre all’area pubblica dell’isola consentendo l’accesso all’edificio polisportivo, alla reception del residence ed al centro servizi per i residenti e visitatori. Dalla piazza e dalla zona servizi, procedendo in direzione sud, i percorsi conducono ad un porto turistico con due moli che proteggono lo spazio di sosta dei natanti e che guarda la costa in direzione Chioggia. Il progetto prevede che le funzioni “pubbliche” previste dal bando siano accessibili da due percorsi, ai quali corrispondono le uniche due porte di accesso all’isola: la porta est, corrisponde alla pedana che arriva dalla penisola di Sottomarina (percorso pedonale / carrabile leggero); la porta sud-ovest è definita dal porto turistico (utenti che arrivano con le barche dal mare). Le porte urbane che scandiscono gli ingressi definiscono conseguentemente la distribuzione in planimetria delle due macro categorie individuate nell’abito di progetto: CATEGORIA PUBBLICA (centro polisportivo – bar – ristorante – amministrazione – area servizi) e la CATEGORIA PRIVATA (struttura ricettiva, definita privata poiché caratterizzata da un uso esclusivo da parte dell’utenza). Tale distribuzione prevede che la categoria pubblica occupi la porzione sud dell’isola mentre la categoria privata si estende nella zona nord. L’edificio polisportivo si conforma in un volume parallelo alla piastra e che divide l’isola un due zone virtuali. Il prospetto che guarda Chioggia si affaccia sulle vasche all’aperto, quello verso Sottomarina si apre su una zona aperta attrezzata su cui è collocato il bar a servizio degli utenti l’isola. L’area servizi si colloca di fronte alla piscina, sul lato opposto della piazza, in questa zona, le destinazioni d’uso occupano tre blocchi distinti, che imitano tre lembi/scogli che salgono del mare. L’area ricettiva che occupa la zona a nord dell’isola, e che guarda verso Sottomarina nord e il Forte San Felice, rafforza il rapporto con l’acqua e con il territorio. In questa zona le due tipologie di alloggi, si conformano per interagire in modo specifico con l’acqua e la terra. Si relaziona principalmente con la TERRA la tipologia per famiglie composta da una zona giorno e di ampi balconi esterni per favorire la vita all’aria aperta, parallelamente interagisce con l’ACQUA l’ “alloggio suite” posizionato sul mare è progettato prendendo come riferimento la tipologia architettonica dei “casoni” della laguna. Entrambe le tipologie sono sollevate dalla quota del terreno e si raggiungono tramite percorsi che non invadono il contesto in cui sono collocati. Questa scelta nasce dalla volontà di non intaccare la natura dell’isola, di lasciare inalterato il terreno su cui si insediano gli edifici residence. Questo è il modo con cui il progetto risolve la propria proposta di eco-turismo. Il progetto si inserisce senza copiare il tessuto esistente volontariamente, evitando di entrare in conflitto con la tipologia urbanistica conformata nel tempo da specifiche esigenze territoriali. Il rapporto con l’acqua e il territorio è la linea guida di tutto l’intervento; l’area servizi si genera dall’acqua, il centro sportivo la domina, il residence la osserva e la rispetta vivendoci all’interno.
tipo_concorso di progettazione
anno_2014
team_elisa zerbini-davide iembo-damiano comini –paolo gaudenzi